
Lazzaro è la frazione con il più alto numero di abitanti del comune e con la sua forma stretta e lunga, si estende per ben 6 km lungo il litorale.
Le sue coste sono caratterizzate da tratti sabbiosi e tratti rocciosi, dove non può passar di certo inosservato l’antico promontorio di Leucopetra: Capo Dell’Armi. Una rupe rocciosa che si eleva sul Mar Jonio con una parete a strapiombo che supera i 164m slm. Sulla Scogliera sorge anche un faro che scandisce il limite sud-orientale dello Stretto di Messina.
Caratteristica peculiare del promontorio roccioso sono le sue cave di pietra reggina (o pietra di Lazzàro).

Interessanti per gli amanti della subacquea i fondali tra Lazzaro e Capo D’armi. Scogliere sommerse che come delle gradinate scendono verso gli abissi. Non mancano
anche alcune grotte di notevole ricchezza biologica. Si trova adagiata sul fondo sabbioso anche la Bettolina, relitto di un’imbarcazione da trasporto armata della Marina Militare tedesca risalente alla seconda guerra mondiale.

Le principali attività di Lazzaro sono legate all'industria dei laterizi ed alle molteplici attività ristorative (Bar, Ristoranti, Pizzerie). Fino agli anni '60 era molto diffusa la raccolta di gelsomino e del bergamotto, oggi in declino.
Per via della sua forma allungata, Lazzaro si divide, genericamente, in più frazioni, le cui più importanti sono: Fornace, Casalotto Ferrina, Rione Stazione, Lazzaro centro, Paolia, Sant’Elia, Lavandara, Capo D’Armi e Riace.